martedì 1 settembre 2020

OYBIN, L'ABBAZIA CHE ISPIRÒ L'ARTE DI CASPAR FRIEDRICH


Abbazia di Oybin, particolare dell'interno
 

Lo scenario è quello delle fiabe. Oppure, ancor meglio, dei dipinti più belli. Come quelli di Caspar David Friedrich, tra i pittori più celebri della sua epoca, che seppe cogliere e tradurre in forme e colori nelle proprie opere l'immensa forza, poetica ed epica, della natura. Energia che attira a sé l'uomo, desideroso di unirsi ad essa.

I boschi attorno ad Oybin

Non stupisce che Friedrich, uno degli autori più significativi del romanticismo tedesco, si sia lasciato ispirare da quegli scorci magnifici ed eterei per alcuni suoi dipinti, come Il Sognatore (1835) e Rovine di chiesa, Oybin (1812).

 

Il borgo di Oybin sfoggia caratteristici edifici

 

Parliamo dell'abbazia gotica di Oybin, edificata su una collina verdeggiante nell'odierna Sassonia tedesca a pochi chilometri di distanza, però, dal confine polacco e ceco. Con le sue affascinanti rovine che evocano innumerevoli storie di secoli trascorsi e si innalzano oltre le cime degli alberi, essa rapisce subito lo sguardo.

Particolari formazioni rocciose punteggiano il paesaggio


La grandezza silenziosa ed evocativa d'un paesaggio incontaminato dal fascino ancestrale, unita alla potenza spirituale che un tale luogo sa trasmettere, porta il visitatore ad ammirare subito questa perla avvolta dal bosco. Già il cammino lungo il sentiero che dal pittoresco borgo con i suoi interessanti edifici tradizionali conduce alle rovine, prepara alla vista di ciò che sarà.

La cappella dell'abbazia vista dalla fortificazione meridionale

 

Uno stretto passaggio tagliato tra le rocce levigate e dalla singolare forma rettangolare porta all'arco d'ingresso della fortezza, all'interno della quale si trova l'abbazia. Le costruzioni sembrano nascere direttamente dalla pietra per poi librarsi verso l'alto alla ricerca del cielo e dell'aria.

La struttura sembra nascere dalla roccia


Natura e storia si fondono in questo quadro eterno e vivente dentro il quale si ha il privilegio di entrare. Una continua danza di ombre e luci plasma i profili e da ogni fenditura filtra il trascorrere del tempo che assume fattezze fisiche.

Prospettiva laterale

Ovvio che l'abbazia di Oybin esalti la fantasia di un artista. Ma non è necessario essere poeti o pittori, scultori o filosofi per apprezzare la maestosità e la purezza di un tale splendore. La sensibilità alla bellezza è un dono che viene fatto all'uomo. Esso può essere innato oppure allenato.

 

Stretti camminamenti tagliati nella roccia collegano l'abbazia al borgo
 

Nel primo caso sarà l'istinto a condurci ad Oybin, o negli infiniti Oybin del mondo. Nel secondo dovranno essere altri, già predisposti, a guidarci. Quale che sia l'inizio, una volta giunti sarà sicuramente una rivelazione. Il contagio della bellezza, in epoca di pandemia, è un ottimo vaccino. Il più efficace contro la vacuità interiore del nostro tempo.

Passaggio laterale alla chiesa

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