lunedì 18 settembre 2017

L'OMBRA DEI TRABOCCHI SI PROIETTA NEL GOLFO DELLA DEA


Fossacesia (CH), uno dei numerosi Trabocchi che punteggiano l'omonimo tratto di costa abruzzese tra Ortona e Vasto.

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Pittoresche strutture di legno, come antichi esseri perduti nel mare, affondano le proprie membra nell'acqua. I Trabocchi nell'omonima costa abruzzese, 43 km di bellezza tra Ortona e Vasto in provincia di Chieti, raccontano della fatica di uomini in una pesca che oggi appare arcaica, ma che conserva intatta la propria poesia. Ergendosi come monumenti, simboli di una terra che vive tra le vette della Majella e gli splendidi litorali tra Pescara e il Molise, i Trabocchi sono veri punti di riferimento geografici per il visitatore, tra calette ciottolose strappate ai frastagliati promontori e le colline verdeggianti dell'entroterra che salgono rapidamente verso i monti del Sangro Aventino.

Il chiostro dell'abbazia benedettina di Fossacesia (VIII sec.), edificata su un preesistente tempio dedicato a Venere Conciliatrice


Il tutto immerso nei secoli d'arte e cultura addensati nell'architettura di borghi arroccati su aspri costoni o adagiati su placidi pendii punteggiati di vigneti e uliveti. A vigilare sul mare di Fossacesia, una delle perle dell'area, troviamo la delicata fierezza dell'abbazia benedettina di S. Giovanni in Venere, una delle più importanti della Regione, edificata non più tardi dell'VIII secolo su un preesistente tempio pagano dedicato a Venere Conciliatrice.
La Dea ancor oggi dà il nome al luogo e alla baia sottostante, pura poesia di colori e profumi, suoni e immagini. Tesoro paesaggistico che regala emozioni in cui perdersi danzando tra vette e onde, cultura e natura, la Costa dei Trabocchi e l'entroterra del Sangro Aventino attendono chi sappia meravigliarsi di fronte alle infinite sensazioni che la bellezza sa concedere all'uomo.

Trabocchi e bambini vicino Fossacesia (CH)

venerdì 1 settembre 2017

IL BORGO PIÙ PICCOLO TRONEGGIA NELLA GRANDEZZA DELLA NATURA


Il borgo di Marcetelli (RI), il più piccolo del Lazio dalla bellezza infinita



Percorsi impervi conducono al fascino di borghi il cui isolamento esalta la bellezza selvaggia di paesaggi ameni ed unici.
Marcetelli, il più piccolo Comune del Lazio con i suoi 90 abitanti, rimane invisibile agli occhi del visitatore fino all'ultima delle innumerevoli curve che lo collegano al lago del Salto, perla del reatino al confine con l'Abruzzo. Una strada provinciale tortuosa avvolta da boschi verdeggianti, dai quali emerge a sprazzi solo per concedere un attimo di sconvolgente meraviglia, prima di arrivare.
Il viaggio che porta a Marcetelli può risultare, quindi, un po' faticoso nella parte finale. Ma una volta giunti, lo splendore che riempie lo sguardo premia d'ogni sforzo. Molteplici gradazioni di verde risplendono alla luce del sole, componendo poesie d'immagini. Un manto uniforme e denso di vegetazione fin dove l'occhio può vedere, che ricopre pendii e vette in questo angolo incantevole di centro Italia, il Salto Cicolano.
Storia e paesaggio si fondono nel silenzio di valli frastagliate lontane dal turismo di massa. Una sfortuna, questa, perché la maggiore notorietà favorirebbe la conoscenza di tali luoghi magnifici. Oppure un pregio che consente di conservare al meglio i gioielli culturali e naturali da chi, talvolta, dimostra di non saperli apprezzare. Più probabilmente entrambe, almeno fino a quando il viaggiatore medio non avrà maturato sensibilità e rispetto sufficienti per accogliere quanto l'ambiente ha da offrire e insegnare.  


Il lago del Salto, collegato al piccolo comune di Marcetelli da una strada tortuosa ma affascinante