mercoledì 7 novembre 2018

STUPOR MUNDI E LE SPONDE DELL'AESIS CHE LO VIDERO NASCERE


La Deposizione di Lorenzo Lotto ( 1512), olio su tavola conservato nella Pinacoteca Civica di Palazzo Pianetti a Jesi (AN)

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Nel cuore del territorio che regala uno dei vini più rinomati e premiati d'Italia, il Verdicchio, sorge una cittadina che fa della cultura e dell'arte i propri emblemi. Circondata dalle verdi e rasserenanti colline marchigiane, Jesi si presenta allo sguardo del visitatore con le sue mura d'origine romana e quattrocentesca perfettamente conservate. Per poi svelare lentamente i molti segreti del proprio centro storico dominato dalla quiete. Elegante e silenzioso, questo lembo straordinario della provincia anconetana offre infinite possibilità per una avventura nella conoscenza, tra siti, musei ed antichi edifici.
Il nome deriva dal fiume Esino, l'antico Aesis, sulla cui riva sinistra la cittadina sorse da insediamenti umbri. Fu abitata da Etruschi e Senoni, divenne importante colonia romana intorno al 247 a.c. e poi presidio di confine tra Bizantini e Longobardi. 
Unici i paesaggi e i frutti della terra, non da meno le radici culturali. Jesi diede infatti i natali ad uno dei personaggi storici più illustri della sua epoca: l'Imperatore Federico II di Svevia, che nacque il 26 dicembre del 1194 nella piazza principale in una tenda al cospetto del popolo. In quel luogo oggi, oltre al Duomo, sorge il museo dedicato proprio al figlio di Costanza d'Altavilla, Stupor Mundi. Un viaggio appassionante e tecnologico nella vita del grande imperatore.

La galleria degli stucchi di Palazzo Pianetti, a Jesi. Uno dei massimi esempi di Rococò nell'Italia centrale.

Dopo una tappa nel quattrocentesco Palazzo della Signoria, opera di Francesco di Giorgio Martini e sede della biblioteca Planettiana con manoscritti, incunaboli e due rari globi del XVII secolo, ci si immerge nell'opulenza di Palazzo Pianetti, meraviglia Rococò edificata nel 1730. Mozzafiato la sfavillante galleria degli stucchi decorata e dipinta, lunga 70 metri, sulla quale si aprono le sale della Pinacoteca Civica. Nell'incanto di quegli spazi che sembrano emergere da una fiaba vivono alcune tra le opere più significative di Lorenzo Lotto, genio del Rinascimento: dalla Pala di Santa Lucia alla Madonna delle Rose, fino alla Visitazione e alla Deposizione. Palazzo Pianetti ospita anche una mirabile raccolta archeologica e una galleria d'arte contemporanea di gran pregio.
Jesi quindi non è solo il centro di un'area sublime che produce eccellenze enogastronomiche, ma anche un diamante di arte e storia. Tutti questi aspetti meritano di essere esplorati per indagare le radici profonde di una terra di grande fascino. Una perla dell'identità culturale italiana.


Palazzo della Signoria, Jesi (AN). Il monumento civile più imporgtante della cittadina. Iniziato dall'architetto senese Francesco di Giorgio Martini nel 1487 e terminato da Andrea Sansovino nel 1498