giovedì 23 marzo 2023

S.GIULIANO E IL CAIOLO, I SENTIERI DELL'ANTICA MARTURANUM

Il fosso di S.Giuliano, sul sentiero Cai 103


Il borgo di Barbarano Romano, con i suoi tesori custoditi nel Museo delle Necropoli Rupestri , può essere punto di partenza per diversi, fantastici percorsi alla scoperta degli incredibili luoghi di storia e mistero immersi nel verde dei boschi tutt'intorno. Un territorio da esplorare che svela le proprie meraviglie ad ogni passo e dona scorci indimenticabili a chi sa addentrarsi con curiosità e voglia d'avventura tra le braccia di sentieri che si perdono nei meandri del tempo.

La celebre decorazione del "Lupo e del Cervo" (IV sec. a.c.) su una parete esterna della Tomba del Cervo. Una scena di caccia o un'allegoria del conflitto tra Roma e l'Etruria


A pochi chilometri dal centro storico in direzione nord, infatti, lungo il sentiero Cai numero 103, ci si trova nell'area più ricca di testimonianze storico archeologiche del Parco Marturanum. Quella ricompresa tra l'antico insediamento di S.Giuliano, sull'omonima altura, e il pianoro del Caiolo.

Il tumulo Cima (VII sec.a.c.) con il suo dromos e gli ingressi laterali collegati al principale al centro.


Il primo tesoro in cui ci si imbatte arrivando dal borgo è il Tumulo Cima (VII sec. a.c.), il più grande dell'area con i suoi 25 metri di diametro. Vi si accede attraverso il maestoso dromos su cui si aprono ingressi a camere laterali collegate alla principale, sita al centro, che colpisce per il soffitto scolpito ad imitazione del legno delle abitazioni. Lungo la circonferenza del tumulo si aprono ingressi ad altre tombe realizzate in epoca successiva.

Tomba Costa (V sec. a.c.), con porta finta all'interno che rappresenta il passaggio dal mondo dei vivi all'aldilà.


Si inizia quindi a scendere un pendio boscoso punteggiato di antiche sepolture che si aprono nelle pareti tufacee. Tra le più interessanti la Tomba Costa (V sec. a.c.) a semidado con porta finta all'interno che rappresenta il passaggio dal mondo dei vivi all'aldilà.

la Tomba Gemini con i suoi ingressi affiancati


Poco più avanti, dopo aver proseguito ad un bivio verso ovest e aver superato la Tomba Gemini con i suoi ingressi affiancati e le decorazioni delle finte porte, si raggiunge la Tomba Rosi, a dado, (VI sec.a.c.). Dal vestibolo si aprono le porte di tre celle funerarie, ciascuna con due letti. Accanto alle porte, come nelle abitazioni, si aprono finestre che danno su ambienti più interni.

la Tomba Rosi (VI sec.a.c.)


Usciti dalla Tomba Rosi si torna indietro al bivio precedente e si prosegue in discesa verso nord in direzione del fosso della Chiusa Cima, un facile guado che porta sotto la collina di S.Giuliano. Per giungere all'antico abitato si va a sinistra verso ovest affrontando un tratto in salita fino al piano, posto su uno sperone a 350 metri d'altezza.

La chiesa medievale di S.Giuliano (XII sec) edificata su una preesistente struttura pagana


Ecco l'antica Marturanum etrusca. Al centro dell'area abitata fin dall'età del bronzo, troviamo la piccola e deliziosa chiesa medievale di S.Giuliano (XII sec) edificata su una preesistente struttura pagana. Affascinante incontro di materiali e stili diversi uniti dai secoli e dalle vicissitudini, l'edificio sacro è il risultato di molteplici interventi realizzati nel tempo. La visita prosegue con il bagno romano ad ovest della chiesa. Una ripida scala porta ad un'ampia vasca affacciata su una rupe spettacolare.

La ripida scala che porta al bagno romano ad ovest della chiesa di S. Giuliano


A questo punto si torna indietro al bivio che avevamo lasciato dopo il guado della Chiusa Cima e prendiamo stavolta verso nord, proseguendo verso il colle del Caiolo. Una classica tagliata etrusca ci avvolge fino ad un secondo guado, facile come il primo, quello del fosso di S.Giuliano.

la Tomba della Regina (V sec. a.c.)


Pochi passi ed ecco la Tomba della Regina (V sec. a.c.), monumento funerario a semidado, il più imponente della necropoli. La facciata è alta 10 metri e presenta due grandi porte doriche con ornamenti e decorazioni. All'interno due celle sepolcrali rettangolari con letti funebri (Klinai) e panchine per gli oggetti.

La parte superiore della Tomba del Cervo immersa nel paesaggio incantevole del parco Marturanum


Alla destra della tomba poi la via procede, ben segnalata ed attrezzata, sul crinale del colle del Caiolo in direzione di un'altra perla: la Tomba del Cervo, così denominata per la celebre decorazione del "Lupo e del Cervo" su una parete laterale della gradinata. Un bassorilievo raffigurante una scena di caccia, o forse l'allegoria del conflitto tra Roma e l'Etruria, e utilizzato come simbolo stesso del Parco Marturanum.

Particolare dell'interno delle tombe "a Portico",
scavate nella roccia con aperture laterali in alto rispetto alle sepolture


Datata tra il IV e il III secolo a.c. è completamente staccata dalla parete retrostante. La finta porta dorica, l'ampio dromos e l'ampia camera sotterranea sono gli elementi caratteristici. I sarcofagi ritrovati all'interno sono oggi conservati nel museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano.

Le tombe "Palazzine", allineate e poste su una sponda del fosso di S. Giuliano


L'area del Caiolo deve ancora svelare i propri incredibili tesori e per questo il cammino porta a ritroso. Superata la tomba della Regina si seguono le indicazioni del sentiero 103 verso le tombe "a Portico" e le "Palazzine" (VI-IV sec. a.c.).

il Tumulo della Cuccumella (VII sec. a.c.), monumento funerario circolare costruito con grandi blocchi regolari


Si tratta di tipologie architettoniche peculiari e tipiche del luogo, forse influenzate dalla cultura falisca. Le prime sono scavate nella rossa roccia e sono caratterizzate da aperture laterali poste in alto rispetto alle sepolture. Mentre le seconde sono allineate e poste su una sponda del fosso di S. Giuliano poco più a est.

Tumulo del Caiolo (VII sec.a.c.), interamente scavato con un breve dromos,
due camere e la volta sorretta da due pilastri.


Per raggiungere il Poggio del Caiolo, il pianoro sopra la parete nella quale sono scavate le tombe a Portico e le Palazzine, si sale attraverso il bosco. A poca distanza dal punto in cui terminano gli alberi si incontra il Tumulo della Cuccumella (VII sec. a.c.), monumento funerario circolare. Differentemente da altre sepolture, esso non è ricavato da un banco tufaceo ma costruito con grandi blocchi regolari che andavano a formare camere dalla volta sospesa.

Suggestivo ingresso della tomba dei Letti


Ci si avvia ora verso la parte bassa del piano per scoprire le tombe affacciate sulla rupe che guarda la collina di S.Giuliano e il vallone sottostante. Dopo la Tomba del Carro, in parte scavate e in parte costruita in blocchi, la discesa porta al Tumulo del Caiolo, interamente scavato con un breve dromos, due camere e la volta sorretta da due pilastri. A poca distanza la magnifica Tomba dei Letti, così chiamata per la presenza di due letti per bambini accanto a quelli dei genitori.

Particolare dell'interno della tomba dei Letti


Le aree di S.Giuliano e del Caiolo sono le più ricche di testimonianze archeologiche all'interno dei confini dello splendido Parco Marturanum. Pochi altri luoghi dell'Etruria possono vantare una simile varietà di monumenti e un paesaggio altrettanto incantevole e magico. Un angolo d'Italia che conserva il retaggio dei millenni, gemme di storia incastonate in un gioiello della natura.

I due letti per bambini accanto a quelli dei genitori. Particolare che dona il nome al sepolcro stesso.