lunedì 13 febbraio 2017

L'ARTE MODERNA A VALLE GIULIA


Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea, cortile interno


Ampi saloni, imponenti e aulici nel loro chiarore accecante, fanno da fascinoso contesto ai capolavori dell'Ottocento e del Novecento. A Valle Giulia, nel sereno silenzio di un'area dedicata alla cultura e alla natura, tra Villa Borghese e le accademie troneggianti all'apice delle famose scalinate da cui si scatenò la temperie del '68, un posto d'onore è riservato alla Galleria Nazionale d'arte moderna e contemporanea.

Giove guarda Andy Warhol


Un'opera d'arte che ne racchiude altre, straordinarie. L'unico museo nazionale dedicato al diciannovesimo  e ventesimo secolo, gioiello edificato nel 1911 in occasione dell'esposizione internazionale di Roma da Cesare Bazzani, che ospita circa 4.400 opere pittura e scultura e 13 mila disegni e stampe dispiegati in 5 sale.
Da Warhol a Modigliani, da Klimt a Monet e Fontana, un polo culturale d'immensa importanza a pochi passi, inoltre, dal famoso e non meno celebrato museo etrusco. Due vertici e punti di confine per una delle patrie culturali di Roma, ad altissima densità di riflessione e approfondimento storico, archeologico e intellettuale. Un luogo irrinunciabile da conoscere.

Galleria fotografica


Gustav Klimt, Le tre età

domenica 5 febbraio 2017

S.LORENZO IN DAMASO, LA BELLEZZA NON CONOSCE GABBIE


S.Lorenzo in Damaso, l'interno visto dalla navata traversa,con le statue di S. Carlo Borromeo e S. Francesco Saverio


L'arte riesce a sprigionare il proprio fascino educativo anche attraverso la prigione, seppur temporanea, costituita da un'imponente impalacatura per lavori di restauro. 
Lo splendido edificio sacro, inglobato nel palazzo della Cancelleria nel Rione Parione, a due passi da Campo Dè Fiori e Piazza Navona, prende il nome di S. Lorenzo in Damaso grazie al Pontefice che, secondo la tradizione, ne decise l'edificazione: Papa Damaso I nel 380.
Lunghi secoli di cultura e sacralità hanno condotto quest'espressione di identità e storia fino ai giorni nostri. Da Donato Bramante, che secondo alcune fonti l'avrebbe modificata alla fine del XV secolo, alla violenta sconsacrazione da parte degli occupanti francesi nel XIX socolo. Fino al decisivo restauro del Valadier nel 1820.
Le vestigia paleocristiane di S. Lorenzo in Damaso sono visibili dai resti del mitreo romano rinvenuto tra il 1988 e il 1991 da scavi effettuati sotto palazzo della Cancelleria. 
Siamo certi che questo tesoro nel centro di Roma, una volta terminati i lavori, tornerà a mostrare il proprio splendore anche esternamente. Intanto, però, il visitatore può godere delle meraviglie all'interno. Quelle non sono nascoste da impalcature.



Abside e altar maggiore