giovedì 13 dicembre 2018

GOLA DELLA ROSSA E FRASASSI, IL CUORE VERDE TRA JESI E FABRIANO


Eremo dei Frati Bianchi, luogo magico con le sue grotte di arenaria utilizzate dai frati sin dall'XI secolo


Fuori dai borghi antichi, con i loro splendidi siti dall'alto valore artistico e culturale, le Marche offrono diversi e incontaminati paesaggi che non fanno rimpiangere la pur immensa bellezza di musei e palazzi, incastonati come gioielli nei centri storici sfavillanti di unicità. Colline e monti, valli e boschi dell'entroterra creano mille magie per la mente e lo spirito. Carezze per chi sappia meritare la dolcezza della natura.
Non mancano, tuttavia, storia e arte neppure nel mezzo dei verdeggianti e ariosi panorami in cui l'occhio si perde meravigliosamente, nell'assoluto incanto. Il Parco Naturale Regionale della gola della Rossa e di Frasassi è uno scrigno di eternità che si schiude davanti al visitatore. Al pari delle altre perle verdi di cui la regione dai mlle volti può fregiarsi. Il Parco è inserito nel più ampio territorio della Comunità Montana Esino Frasassi.

Paesaggio incantato nella Valle Scappuccia, tra il Monte Predicatore e il borgo di Cerqueto

Costituita nel 1997 per un'estensione di 9167 ettari, il parco Gola della Rossa e Frasassi comprende 3 aree: la gola di Frasassi, con le omonime grotte uniche al mondo, la gola Della Rossa e la valle Scappuccia. Molti gli eremi che si incrociano lungo la via, testimonianze dei fermenti artistici e spirituali che la nobiltà dei luoghi ha sempre suscitato attraverso le epoche.
Come l'abbazia romanica di S.Urbano, avvolta dal silenzio lungo la strada che si snoda tra Cupramontana e Poggio S.Romualdo attraverso paesaggi unici. O il borgo di Avacelli che domina un oceano verde di boschi incontaminati e ai cui piedi è possibile contemplare la poesia della piccola abbazia di S.Ansovino. E poi gli scorci della Valle dell'Esino, colti dal colle dove si staglia Pierosara, e l'abbazia di S.Elena nobilitata dagli splendidi daini che deliziano lo sguardo del visitatore. Senza dimenticare l'eremo dei Frati Bianchi, incastonato nell'arenaria della gola del Corvo a due passi dalla Cupramontana del celebre Verdicchio, assieme alle antiche grotte utilizzate dai frati gia dal XI secolo.
Non c'è modo migliore per assaporare tale grazia che vagabondare di luogo in luogo alla ricerca di ogni scorcio. Di ogni frammento di magnificienza che i mille tesori delle Marche hanno da proporre al mondo.


Interno dell'Abbazia di S.Urbano, straordinario esempio di architettura romanica con presbiterio sopraelevato in stile gotico. Grazie alla particolare posizione e struttura delle aperture poste in fondo all'abside sia sul piano della chiesa sia su quello della cripta, i raggi del sole in diversi periodi dell'anno (Solstizi, equinozi) illuminano gli altari direttamente. Il giorno di S.Urbano, il 25 maggio, i raggi entrano da una delle aperture e cadono esattamente un cerchio scolpito nella pietra.