lunedì 15 luglio 2019

IL CUORE D'ITALIA CHE ISPIRÒ LE CRONACHE DELL'ARMADIO

Particolare della maestosa pala d'altare del Ghirlandaio, raffigurante l'Incoronazione della Vergine (1486 circa)


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Non solo centro geografico della Penisola ma soprattutto luogo di memorie suggestive, paesaggi unici e cultura da ammirare. Fondata dal popolo degli umbri col nome di Nequinum, l'attuale Narni (TR) venne conquistata dai romani nel 299 a.c. e chiamata Narnia. Un nome che ritroviamo dapprima nel titolo di una celebre serie di romanzi di C.S. Lewis, "Le cronache di Narnia", e successivamente in quello dell'omonimo film del 2005, in cui i giovani protagonisti entrano in un mondo fantastico passando attraverso un piccolo armadio.

Duomo di S.Giovenale, fondato nel 1047. All'interno due basse arcate separano le tre navate

Impossibile quindi non essere colpiti dal fascino di un luogo che ispirò letteratura e cinema. Il visitatore d'oggi infatti può godere di un borgo avvolto dalla magia e dal mistero, in cui il tempo pare essersi fermato. A contribuire a tale aura ammaliante, come in molte altre parti d'Italia del resto, è la ricca eredità storico culturale figlia dei millenni.

Casa Sacripanti, bassorilievi medievali

Molteplici i tesori da scoprire curiosando lungo gli stretti vicoli del centro storico di Narni. Si parte dal Duomo del XI secolo, con il suo meraviglioso Sacello dei Vescovi, per proseguire poi ammirando il Palazzo dei Priori dalla grandiosa loggia e il duecentesco Palazzo del Podestà appena di fronte. Acccanto a quest'ultimo sorge il Palazzo Sacripanti sulla cui facciata compaiono bassorilievi di rara bellezza. Irrinunciabile la visita al museo di Palazzo Eroli che può fregiarsi di due perle assolute: L'Annunciazione di Benozzo Gozzoli e la maestosa pala d'altare del Ghirlandaio raffigurante l'Incoronazione della Vergine. Magnifici infine i mosaici all'interno della chiesa romanica di S. Francesco.

Santa Maria Impensole, XII secolo. Portali scolpiti con motivi di stampo classico.

Ma è il sottosuolo del borgo a stupire, grazie ad una visita a cui non ci si può davvero sottrarre. Quella che conduce nei sotterranei della chiesa di S.Domenico per poi svilupparsi nei meandri della Narni sotterranea. Una discesa nell'anima prima dimenticata e poi riscoperta della città che fa vivere un'esperienza straordinaria. Luoghi scoperti quasi per caso nel 1979 da speleologi giovanissimi e scriteriati, la cui irrequietezza tuttavia ha donato al mondo un tesoro d'incredibile incanto: una chiesa del XIII sec. dedicata a S.Michele Arcangelo con affreschi tra i più antichi della città. E poi la cisterna romana e soprattutto "la Sala dei tormenti", luogo in cui venivano torturati i prigionieri dell'Inquisizione, e l'attigua cella di detenzione. Quest'ultima costituisce un vero intrigante enigma che rapisce il visitatore al primo sguardo. Le pareti dell'angusta stanza infatti sono ricolme di complessi simboli d'origine alchemico massonica, ancora pienamente visibili, realizzati da alcuni prigionieri.

Abbazia romanica di S. Cassiano, XII secolo, sorge su un pendio di fronte al borgo di Narni

Non è ancora finita: poco fuori il centro di Narni, in posizione rialzata rispetto al borgo, troneggia la Rocca Albornoz, dal nome del cardinale che la fece erigere. Dopo anni di abbandono la fortezza è oggi visitabile in tutta la sua austera imponenza, e ne vale veramente la pena. Così come per il ponte d'Augusto, gigantesca opera che sovrasta ancora oggi il fiume Nera ai piedi del colle su cui sorge Narni e l'abbazia di S.Cassiano che emerge dalla fitta e verdeggiante vegetazione del pendio montuoso di fronte all'antica Nequinum.

Chiesa di S. Francesco XIV secolo. Magnifici i mosaici all'interno

La città delle cronache dell'armadio racchiude davvero un'infinità di storie fantastiche. Per vivere le quali non serve nemmeno giocare a nascondino in una soffitta, ma è sufficiente salire il colle di Narni.