martedì 13 novembre 2007

SE QUESTO E' UNO SPORT...



La tragica e insensata morte di Gabriele non c'entra niente con quanto accaduto dopo. L'assedio alle caserme e le devastazioni premeditate scatenate dai forsennati delle curve, rientrano in una logica puramente delinquenziale che esula dal dolore di una perdita umana. Nessuno, di coloro che hanno tenuto in ostaggio l'area antistante l'Olimpico di Roma per ore, domenica sera, conosceva il ragazzo della Balduina scomparso in una mattina di novembre come tante altre. Non lo conoscevano perchè, altrimenti , sarebbero stati travolti e svuotati dal dolore e non avrebbero avuto le forze fisiche di fare alcunchè. Che senso avrebbe avuto, ormai. Dall'altra parte c'è Luigi, un poliziotto di 31 anni, sposato e padre di due bambini piccoli, che ha commesso un errore terribile. Cinque minuti di follia che lo segneranno per tutta la vita, al di là dei tribunali. Voleva sparare alle gomme di un'auto che stava scappando, Luigi, dopo che gli occupanti avevano partecipato ad una breve zuffa nel parcheggio di un autogrill sull'A1, per motivi tanto ridicoli che verrebbe voglia di urlare . Non c'era ragione di estrarre la pistola e fare fuoco, bastava chiamare i colleghi per organizzare un posto di blocco poco più avanti, dopo il casello della città toscana. Li avrebbero presi loro, i teppistelli dell'Autogrill e non sarebbe successo nulla. Gabriele sarebbe tornato a casa e avrebbe vissuto. Purtroppo così non è stato e quel proiettile maledetto sparato ad altezza d'uomo ha superato indenne guard rail e reti metalliche; ha percorso 70 metri prima di centrare Gabriele al collo, nel sonno. Un incubo da cui non si è più svegliato.

L'avvocato della famiglia Sandri chiederà l'incriminazione per dolo eventuale, ho sentito. Una sfumatura legale che significa un pò meno dell'omicidio volontario, ma poco. Ebbene, spero che a Luigi venga contestata solo la colpa, perchè non voleva e non è giusto distruggere una seconda famiglia solo per placare la furia belluina di criminali comuni che tutto possono solo perchè lo Stato non esiste e si piega vilmente per indolenza e incapacità. Nulla restituirà Gabriele ai suoi cari, tantomeno una vendetta politically correct su un uomo che ha sbagliato. Lo Stato, se vuole, aspetti il prossimo Raciti.



Nessun commento: