mercoledì 16 agosto 2017

TREBULA MUTUESCA VIVE ALL'OMBRA DI MONTELEONE SABINO


Chiesa romanica di Santa Vittoria, sec IV - XII. A poca distanza l'abitato di Monteleone Sabino



Millenni di storia avvolti da paesaggi ameni e infiniti. Le dolci colline reatine, come del resto ogni angolo del Lazio e della Penisola, propongono tesori inaspettati e preziosi.
In questo lembo di centro Italia incastonato tra quattro regioni, da sempre la montagna si sposa con la collina e la campagna, creando bellezza che rasserena l'animo e contribuisce alla creazione artistica e all'elevazione spirituale e culturale.
Il territorio di Monteleone Sabino, come molti altri borghi della zona arroccati su picchi aspri o adagiati su placidi pendii, respira nel silenzio della natura e del proprio glorioso passato. A pochi passi dall'attuale abitato medievale si possono infatti ammirare i resti di Trebula Mutuesca, città sabina conquistata da Roma nel 290 a.c. Dapprima semplice vicus, villaggio rurale, divenne poi municipium nel I secolo a.c. ingrandendosi. Simbolo del luogo l'imponente e ben conservato anfiteatro, oggi visitabile anche accedendovi attraverso un passaggio posto dietro l'attiguo campo sportivo, una galleria che conduce alla parte sotterranea della struttura. 

Le gallerie che corrono al di sotto dell'anfiteatro di Trebula Mutuesca, un percorso suggestivo a cui si può accedere anche da un passaggio posto alle spalle dell'attiguo campo sportivo del paese.


A circa un chilometro dagli scavi, allontanandosi dal paesino medievale, si viene accolti dalla meravigliosa architettura romanica della chiesa di S. Vittoria. Una gemma che si staglia sullo sfondo degli uliveti simbolo della sabina che punteggiano le colline e le inondano di colori al tramonto. La chiesa con annesso campanile è attualmente chiusa in attesa che ne venga verificata la stabilità dopo il sisma del 2016. A prima vista il suo splendore sembra, fortunatamente, intatto.
Un territorio emozionante, forse impervio in alcuni tratti ma, proprio in virtù di questo, in grado di regalare al visitatore scorci di impareggiabile delicatezza e al contempo di grande impatto visivo. Monteleone Sabino costituisce in questo mosaico di storia e natura un prezioso tassello da conoscere. 


Particolare dell'anfiteatro romano di Trebula Mutuesca, città sabina conquistata da Roma nel 290 a.c.

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