Terme di Diocleziano, Particolare dell'Aula X. La Tomba dei Platorini |
In epoca di cosiddette grandi opere, per lo più favoleggiate o, quand'anche realizzate, drammaticamente inutili oltreché orride, è giusto esaltare quanto edificato nel passato, di grande e bello. Strutture le cui imponenti vestigia, sopravvivendo ai secoli, sono giunte fino a noi per ricordarci di cosa i nostri antenati siano stati capaci. E magari trarne insegnamento per l'oggi.
Le meravigliose Terme di Diocleziano, uno dei gioielli del Museo Nazionale Romano assieme a Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e Crypta Balbi, rappresentano un capolavoro unico al mondo per dimensioni e stato di conservazione, un complesso monumentale tra i più significativi della storia millenaria di Roma.
Il più grande stabilimento termale realizzato in epoca romana. Un'opera costruita davvero per l'eternità, che nonostante le spoliazioni e i saccheggi, dai Goti ai Vandali fino a Papa Sisto V, che per costruire la propria villa all'Esquilino non esitò a utilizzare l'esplosivo per demolire i resti del Calidarium e ricavarne materiale edile, ancora oggi si staglia in tutto il suo splendore di storia e silenzio di fronte al caos della stazione Termini di Roma.
"Erette tra il 298 e il 306 d.c." si legge nella guida ufficiale, "le Terme di Diocleziano avevano originariamente un'estensione di 13 ettari e potevano accogliere fino a 3 mila persone. Un vasto recinto rettangolare racchiudeva un'ampia area a giardino al centro della quale si trovava l'edificio principale con una serie di ambienti, calidarium, tepidarium, frigidarium, e natatio, quest'ultima una piscina di 2500 metri quadrati, distribuiti lungo l'asse centrale e oggi riconoscibili nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri". La chiesa fu fatta edificare a partire dal 1561 da Papa Pio IV all'interno del frigidarium, assieme a una Certosa, e dedicata anche ai martiri in quanto Diocleziano era stato l'imperatore dell'ultima grande persecuzione, nel 303.
La progettazione dell'intero complesso fu affidata a Michelangelo, che dà il proprio nome al grande Chiostro sito tra la Basilica e l'Aula X delle Terme, quest'ultima "recentemente restaurata e riallestita" aggiunge la guida, "per ospitare alcuni importanti monumenti funerari: la Tomba dei Platorini, la Tomba Dipinta e la Tomba degli Stucchi dalla Necropoli di Via Portuense".
Senza dimenticare i tre musei facenti parte del complesso museale delle Terme e allestiti al primo e al secondo piano del Chiostro: il museo Epigrafico, quello Protostorico e il museo virtuale della Via Flaminia, in un viaggio tra i secoli che parte dall'XI secolo a.c.
Particolare del Chiostro Michelangiolesco della Certosa, dove sono esposte più di 400 opere tra statue, rilievi, altari, sarcofagi provenienti da diversi siti del territorio romano. |
Il più grande stabilimento termale realizzato in epoca romana. Un'opera costruita davvero per l'eternità, che nonostante le spoliazioni e i saccheggi, dai Goti ai Vandali fino a Papa Sisto V, che per costruire la propria villa all'Esquilino non esitò a utilizzare l'esplosivo per demolire i resti del Calidarium e ricavarne materiale edile, ancora oggi si staglia in tutto il suo splendore di storia e silenzio di fronte al caos della stazione Termini di Roma.
Il Chiostro Michelangiolesco della Certosa, dove sono esposte più di 400 opere tra statue, rilievi, altari, sarcofagi provenienti da diversi siti del territorio romano. |
"Erette tra il 298 e il 306 d.c." si legge nella guida ufficiale, "le Terme di Diocleziano avevano originariamente un'estensione di 13 ettari e potevano accogliere fino a 3 mila persone. Un vasto recinto rettangolare racchiudeva un'ampia area a giardino al centro della quale si trovava l'edificio principale con una serie di ambienti, calidarium, tepidarium, frigidarium, e natatio, quest'ultima una piscina di 2500 metri quadrati, distribuiti lungo l'asse centrale e oggi riconoscibili nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri". La chiesa fu fatta edificare a partire dal 1561 da Papa Pio IV all'interno del frigidarium, assieme a una Certosa, e dedicata anche ai martiri in quanto Diocleziano era stato l'imperatore dell'ultima grande persecuzione, nel 303.
La progettazione dell'intero complesso fu affidata a Michelangelo, che dà il proprio nome al grande Chiostro sito tra la Basilica e l'Aula X delle Terme, quest'ultima "recentemente restaurata e riallestita" aggiunge la guida, "per ospitare alcuni importanti monumenti funerari: la Tomba dei Platorini, la Tomba Dipinta e la Tomba degli Stucchi dalla Necropoli di Via Portuense".
Particolare dell'Aula X di forma rettangolare, coperta da tre imponenti volte a crociera |
Senza dimenticare i tre musei facenti parte del complesso museale delle Terme e allestiti al primo e al secondo piano del Chiostro: il museo Epigrafico, quello Protostorico e il museo virtuale della Via Flaminia, in un viaggio tra i secoli che parte dall'XI secolo a.c.
Dal Latium Vetus a Michelangelo e ai Papi, passando per Diocleziano, in un intreccio affascinante e suggestivo di Imperatori e Pontefici, Paganesimo e Cristianesimo, stili architettonici e artistici. Identità e cultura ancora una volta insieme, in uno dei luoghi più magici della Città Eterna. Eredità eterna.
Particolare dell'Aula Decima, all'interno delle Terme di Diocleziano
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