martedì 17 settembre 2024

TERRE SOTTILI TRA CIELO E MARE ALLA FOCE DEL GRANDE FIUME

Valli di Comacchio, i Casoni per la pesca e stazioni di appostamento

Vista dall'alto delle torri per il birdwatching, le Valli di Comacchio, il più importante e vasto monumento naturale del delta del Po, sono un dedalo di strette vie di terra abbracciate dall'acqua. Quasi fluttuanti al di sopra di essa. Il più grande complesso di zone umide salmastre d'Italia e l'area di maggiore attrattiva all'interno dei confini del Parco del Delta del Po colpisce subito lo sguardo del visitatore per questa caratteristica assolutamente peculiare: un luogo che non è né terra né mare, ma entrambe allo stesso tempo. L'una nell'altra fuse in un connubio magico che crea colori e atmosfere indimenticabili.

Valli di Comacchio, l'area di maggiore attrattiva all'interno del Parco del delta del Po


Perdersi tra queste sottili lingue di bassa vegetazione sospese nel grande specchio della laguna significa avventurarsi in una dimensione altra, in cui si respirano gli infiniti profumi della natura e si ascoltano i suoi silenzi, mentre le immagini che riempiono gli occhi riportano alle storie d'un tempo non troppo lontano, quello in cui l'unica via di sopravvivenza portava ad essere pescatori e ad affrontare quindi un'esistenza dura e solitaria, fatta di privazioni e rischi.

Valli di Comacchio, uno scorcio del più vasto complesso di zone umide salmastre d'Italia


Dai leggiadri ed eleganti fenicotteri rosa, che trovano ormai da tempo rifugio nelle acque basse delle Valli, ai Casoni che nacquero come stazioni di appostamento e di pesca e che punteggiano l'orizzonte qui e là, lo spettacolo delle Valli, il cui nome deriva dal latino vallum, ovvero un luogo delimitato artificialmente con argini a scopo di pesca, offrono molti spunti di visita per chi ama ambienti selvaggi e panorami unici: dalle escursioni in barca, a piedi o in bicicletta alle passeggiate lungo la rete di sentieri ben segnalati che permettono di esplorare ogni lembo di questo meraviglioso territorio, una delle aree più ricche di biodiversità d'Europa.

Trepponti o ponte Pallotta, dal nome del cardinale che nel Seicento ne ordinò la costruzione


L'aspetto naturalistico però non è l'unico vanto di questo angolo di Penisola a cavallo tra Emilia-Romagna e Veneto. Comacchio infatti è uno scrigno d'arte e storia da conoscere girovagando tra ponti e canali e visitando i suoi tesori culturali. Come il Museo del Delta Antico nell'imponente palazzo neoclassico che fu l'Ospedale degli Infermi: oltre duemila reperti che vanno dal periodo protostorico a quello etrusco con Spina, una delle più importanti città della sua epoca, fino al medioevo, passando attraverso il periodo romano.

Museo del Delta Antico di Comacchio, vaso attico proveniente dagli scavi dell'antica città etrusca di Spina. Sono oltre duemila i reperti custoditi nell'edificio neoclassico che fu l'Ospedale degli Infermi


E poi il delizioso centro storico del borgo con il suo simbolo, il Trepponti, il monumento civico più noto. E poi la Torre Civica e la Loggia del Grano, fino alla Manifattura dei Marinati, museo ricavato nell'antico opificio in cui oggi viene raccontata la tradizione dell'allevamento delle anguille nelle Valli di Comacchio.
Una terra fatta di acqua e cielo, dalla storia millenaria e dagli infiniti profumi, attende il visitatore al termine del Grande Fiume.

Comacchio, uno scorcio del centro da Ponte di Borgo

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