Invece no. Poche centinaia di misteriosi personaggi in divisa nera d'ordinanza, preparati, organizzati, compatti, hanno dato l'assalto alla manifestazione, fungendo da detonatore all'immenso serbatoio di rabbia nascosto nell'anima di molti altri partecipanti. Bastava una scintilla per far esplodere tutto e a quel punto non ci sarebbe stato quasi più bisogno di loro. Del fantomatico blocco nero. E così è andata. A Piazza S. Giovanni, quando nel tardo pomeriggio e a manifestazione ormai compromessa arrivano le camionette delle forze dell'ordine, non ci sono più solo i 500 "black block" che poche ore prima avevano acceso la miccia, ma circa 2 mila persone. L'incendio vero e proprio, scatenato dall'effetto "Magnete", come è stato definito, innescato dal primo nucleo di fantasmi neri. Arrivano dal nulla, scatenano la rabbia altrui e spariscono. Per poi rimaterializzarsi pochi giorni dopo, magari sotto forma di intervista rilasciata a qualche "odiato" giornalista, a cui viene teatralmente rivelato ogni particolare su tattiche e tecniche di guerriglia, ruoli, organizzazione e movimenti sul campo. Per poi concludere con qualche frase minacciosa, perfetta per alimentare paura e risentimento nel cuore della gente.
Non si hanno purtroppo informazioni esaustive sul Blocco Nero e ormai solo pochi ottusi riescono a riesumare le teorie ammuffite sugli infiltrati di Polizia e Carabinieri che, peraltro, a Roma hanno contato 110 feriti, molti dei quali con fratture a braccia e gambe dovute alle pietre lanciate dai teppisti. Per quanto non stiano simpatici a molti, poi non sono le forze dell'ordine l'origine dei problemi del mondo. Non sono i Poliziotti, infatti, a volere la ricapitalizzazione delle banche speculatrici con i soldi pubblici, né i Carabinieri a essere favorevoli alla distruzione del welfare in nome delle politiche di austerità imposte dai Draghi e dai Geithner.
È una rabbia nuova quella che si sta facendo strada tra il fumo nero delle auto e bruciate e le città devastate. Senza etichette politiche di sorta né riferimenti ideologici, spesso senza obiettivi precisi, al di là di un'idea vaga e fuorviante di potere o Stato. Per questo motivo velleitaria e controproducente, come abbiamo visto. L'informazione, la cultura e la consapevolezza servono proprio a questo, ad avere le idee chiare sui temi da trattare per trovare le soluzioni giuste. A conoscere per essere coscienti. È l'unico antidoto al virus dell'ingenuità e dell'inganno.