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Scorcio del Lago di Nazzano, meglio noto come Riserva naturale Tevere-Farfa. Il tramonto tinge di Rosa la zona umida |
Il fiume che diviene lago e si fa ammirare dalle torri fortificate e ben conservate d'un castello che aspetta di tornare agli antichi fasti, superando l'attuale fase di decadenza e riacquistando la nobiltà d'un tempo.
Nazzano è un piccolo comune a nord di Roma in cui il fascino della storia, sommato alla bellezza del paesaggio, rende il territorio ricchissimo di attrattiva. Come sempre accade in Italia ogni borgo nasconde e riserva al visitatore tesori culturali immensi, tanto splendidi quanto, troppo spesso, ignoti ai più.
Un castello medievale che torreggia fiero da un colle, a strapiombo sulla valle del Tevere, sul quale vive ancora oggi un insediamento di cui si ha notizia sin dal 1011. Molti i potenti che si sono avvicendati nel governo dell'area nel corso dei secoli, dalla vicina abbazia di Farfa ai monaci benedettini del monastero di S.Paolo a Roma.
Senza dimenticare i Savelli che edificarono il maniero, oggi chiuso in quanto crollato e pericolante in molte sue parti interne, sebbene lo splendore esterno sia stato risparmiato dall'usura del tempo. L'edificio conserva una commovente imponenza. Esso esprime infatti grazia più che forza, eleganza e armonia più che fierezza bellicosa. Sembra quasi chiedere di poter trasmettere ancora il proprio bagaglio di storie, di insegnare poesia all'oggi inaridito che non sa più concepire l'incanto.
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Tutta l'imponenza del castello Savelli di Nazzano, delizioso comune a nord di Roma |
Ai piedi della rocca un'altra perla, il lago di Nazzano meglio noto come Riserva naturale Tevere-Farfa. Quel braccio sinuoso circondato dal verde palustre che si tinge d'ogni tonalità di rosso e rosa al calar del sole, altro non è che il fiume di Roma rigonfio d'acque lì trattenute da una diga realizzata più a valle, verso la Capitale. Sorta nel 1979 come prima area protetta del Lazio, la riserva tutela una vasta zona umida la cui vegetazione si è adattata alle condizioni ambientali nel corso di quest'ultimo quarto di secolo. Oggi questa zona protetta rappresenta uno dei siti più interessanti dell'Italia centrale per il birdwatching e l'osservazione del mondo palustre.
Il lago nato da un fiume è oggi tutelato nella sua magnificienza. Quegli scorci sopravvivono intatti ai deserti che sovente la modernità crea chiamandoli sviluppo. Tutti possono così ammirare la forza dolce della natura e trasmetterne bellezza e valori alle future generazioni. Chissà che un simile destino di vita, nuova e altra, possa contraddistinguere anche il castello di Nazzano, la rocca che è sopravvissuta ai secoli e chiede solo un'altra possibilità.
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