martedì 28 febbraio 2023

BARBARANO ROMANO E IL PARCO MARTURANUM, LA MAGIA DELLA TUSCIA RUPESTRE

Museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano, Caiolo, Tomba del Sarcofago (IV-III sec. a.c.)
 

I meravigliosi luoghi che caratterizzano i territori della provincia viterbese rappresentano un'autentica fucina, inesauribile, di occasioni per assaporare e vivere arte, natura, cultura, bellezza. Paesaggi unici, millenni di storia e mito, scorci indimenticabili per tuffarsi in avventure all'insegna della conoscenza. Borghi suggestivi, boschi e alture verdeggianti, profonde forre scavate nel tufo e ripide pareti punteggiate di antiche tombe. Tale straordinarietà contribuisce a donare a queste terre l'aura di leggenda che da sempre le contraddistingue.

 

Museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano (VT), frammento di mosaico e veduta della sala
 

Una delle perle dell'area è senza dubbio il Parco regionale Marturanum, vasto polmone verde e scrigno di storia e natura del Lazio settentrionale. Istituito nel 1984 e ricadente interamente nel territorio del Comune di Barbarano Romano, ha come confini i monti della Tolfa a ovest e il lago di Vico ad est. Un angolo d'Italia il cui splendore rimane impresso della memoria di chi lo scopre, con i suoi panorami incontaminati e selvaggi e le sue antiche vestigia, che nulla hanno da invidiare a luoghi magari più noti e gettonati in giro per il mondo. 

 

Tomba del Trono, dromos VI sec. a.c.

Porta d'ingresso del parco è il delizioso borgo di Barbarano Romano (VT), arroccato su un'altura triangolare e protetto su due lati da rupi tufacee. Il sito è abitato sin dalla preistoria ma il nucleo attuale è di origine medievale, sviluppato tra il X e il XII secolo. La parte sud dell'abitato, naturalmente accessibile, era protetta da mura tutt'ora conservate e da una torre, dedicata al re Longobardo Desiderio, purtroppo crollata nel 1930. Cuore del paese è il "Museo delle Necropoli Rupestri" facente parte del SISC, Sistema Integrato dei Servizi Culturali dell'area etrusco-cimina, che pone in rete i diversi centri appartenenti alla Comunità Montana dei Cimini per la promozione e valorizzazione dell'immenso patrimonio culturale dell'area. 

 

Museo delle necropoli rupestri di Barbarano Romano (VT), leone in peperino rinvenuto nella tomba del Trono, inizi VI sec. a.c.

Il museo racconta non solo la storia della Tuscia rupestre, ma soprattutto le radici e l'identità del territorio. Dalle peculiarità dell'architettura funeraria ai molti reperti emersi dagli scavi nel corso del tempo. Tutto con la missione di esaltare il legame tra l'antico sito di San Giuliano,ai piedi dell'odierna Barbarano, e il territorio circostante con tutte le sue ricchezze. Il visitatore può cosi ammirare anfore e sarcofagi, statue e obelischi provenienti da tombe e necropoli. Un percorso nel tempo che non si limita alle sale museali però, ma che si allarga ai sentieri che scendono dal borgo per perdersi nel verde del parco sottostante le antiche mura. 

 

Tomba Margareth, colonne scanalate con capitelli etrusco-dorici e zoccolo quadrato VII-VI sec. a.c.
 

Barbarano Romano e il Parco regionale Marturanum, assieme agli altri straordinari luoghi della Tuscia, sono una meta preziosa per un viaggio che non si limita alla gita turistica, ma che è avventura ed elevazione culturale. E soprattutto scoperta di una dimensione diversa del vivere, più a misura d'uomo, che mai come ora merita d'essere riabbracciata.

 

Tomba Margareth, particolare decorazione a volute