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Università di Breslavia |
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Fanno capolino dagli angoli delle strade, sparsi per il centro cittadino con lunghi cappelli e barbe. Immersi nelle proprie occupazioni sembrano quasi illustrare la storia della città, unione tra cultura ceca, polacca e germanica.
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Chiesa di S. Maria sulla Sabbia, Isola di Piasek |
Gli gnomi di
Breslavia, città di ponti e acqua che non pare attraversata da un solo fiume, l'Odra, considerati i mille rivoli e canali in cui questo fiume, l'Oder tedesco, si divide formando isole dove non t'aspetti. Clima conseguente, umidissimo, che nelle giornate d'inverno spinge a frequenti pause, tanto necessarie quanto piacevoli, per ritrovare la corretta temperatura corporea in uno dei molti cafè incastonati in palazzi dai ricchi colori e fregi.
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Le statue di Santa Edvige e S. Giovanni su Ponte Tumski |
Unione di culture differenti e vicine, crocevia di storie mitteleuropee, fondata secondo leggenda nel X secolo da un duca ceco da cui trasse il nome, Vratislaus I di Boemia,
Wroclaw divenne prima sede di un vescovato polacco attorno all'anno mille, poi passò sotto dominio ceco nel 1335; successivamente assorbita all'interno dei confini asburgici nel 1526 e da quelli prussiani nel 1741, rimase tedesca fino al termine del secondo conflitto mondiale, dal quale uscì duramente segnata. Il resto e storia recente, fino agli anni ottanta, quando la contestazione al regime morente da parte di "Alternativa Arancione", movimento di opposizione, crea frutti curiosi e fiabeschi:
gli gnomi, appunto.
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Gnomi di fronte alla chiesa di S. Elisabetta |
Gli slogan scritti sui muri venivano cancellati dalle autorità, così al loro posto iniziarono ad apparire graffiti di
gnomi a mo' di scherno per il sistema. Oggi per la città è possibile
trovare decine di statuine che rappresentano diverse categorie lavorative, dal macellaio al prigioniero fino al guardiano ed altri. Una sorta di guida al centro storico.
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Chiesa barocca del SS. Nome di Gesù |
Dal Rynek, la piazza del Mercato con lo splendido Municipio gotico e gli edifici rinascimentali, barocchi e secessionisti, fino all'isola di Piasek e Ostròw Tumski, primo nucleo storico di Breslavia e crocevia di spiritualità grazie alle numerose, antiche, chiese.
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Plac Solny |
Senza dimenticare gli stucchi e gli affreschi barocchi della Sala Leopoldina, all'interno dell'università, e la vicina chiesa del Gesù. E poi il Panorama Raclawice, che commemora con un gigantesco diorama una delle battaglie più importanti della storia polacca e il Museo Nazionale.
Tesori da scovare in quell'angolo di Slesia, passeggiando sopra l'Odra con l'aiuto degli gnomi.
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Aula Magna, detta Sala Leopoldina, dell'Università di Breslavia |
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