Abbazia di Oybin, particolare dell'interno |
Lo scenario è quello delle fiabe. Oppure, ancor meglio, dei dipinti più belli. Come quelli di Caspar David Friedrich, tra i pittori più celebri della sua epoca, che seppe cogliere e tradurre in forme e colori nelle proprie opere l'immensa forza, poetica ed epica, della natura. Energia che attira a sé l'uomo, desideroso di unirsi ad essa.
I boschi attorno ad Oybin |
Non stupisce che Friedrich, uno degli autori più significativi del romanticismo tedesco, si sia lasciato ispirare da quegli scorci magnifici ed eterei per alcuni suoi dipinti, come Il Sognatore (1835) e Rovine di chiesa, Oybin (1812).
Il borgo di Oybin sfoggia caratteristici edifici |
Parliamo dell'abbazia gotica di Oybin,
edificata su una collina verdeggiante nell'odierna Sassonia tedesca a
pochi chilometri di distanza, però, dal confine polacco e ceco. Con le
sue affascinanti rovine che evocano innumerevoli storie di secoli
trascorsi e si innalzano oltre le cime degli alberi, essa rapisce subito lo
sguardo.
Particolari formazioni rocciose punteggiano il paesaggio |
La grandezza silenziosa ed evocativa d'un paesaggio incontaminato dal fascino ancestrale, unita alla potenza spirituale che un tale luogo sa trasmettere, porta il visitatore ad ammirare subito questa perla avvolta dal bosco. Già il cammino lungo il sentiero che dal pittoresco borgo con i suoi interessanti edifici tradizionali conduce alle rovine, prepara alla vista di ciò che sarà.
La cappella dell'abbazia vista dalla fortificazione meridionale |
Uno stretto passaggio tagliato tra le rocce levigate e dalla singolare forma rettangolare porta all'arco d'ingresso della fortezza, all'interno della quale si trova l'abbazia. Le costruzioni sembrano nascere direttamente dalla pietra per poi librarsi verso l'alto alla ricerca del cielo e dell'aria.
La struttura sembra nascere dalla roccia |
Natura e storia si fondono in questo quadro eterno e vivente dentro il quale si ha il privilegio di entrare. Una continua danza di ombre e luci plasma i profili e da ogni fenditura filtra il trascorrere del tempo che assume fattezze fisiche.
Prospettiva laterale |
Ovvio che l'abbazia di Oybin esalti la fantasia di un artista. Ma non è necessario essere poeti o pittori, scultori o filosofi per apprezzare la maestosità e la purezza di un tale splendore. La sensibilità alla bellezza è un dono che viene fatto all'uomo. Esso può essere innato oppure allenato.
Stretti camminamenti tagliati nella roccia collegano l'abbazia al borgo |
Nel primo caso sarà l'istinto a condurci ad Oybin, o negli infiniti Oybin del mondo. Nel secondo dovranno essere altri, già predisposti, a guidarci. Quale che sia l'inizio, una volta giunti sarà sicuramente una rivelazione. Il contagio della bellezza, in epoca di pandemia, è un ottimo vaccino. Il più efficace contro la vacuità interiore del nostro tempo.
Passaggio laterale alla chiesa |
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