domenica 10 ottobre 2010

DI UN ALTRO PIANETA

PalaEur gremito in occasione di Italia-Brasile,
semifinale del campionato mondiale di Volley
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La nazionale italiana di volley perde nettamente per 3-1 la semifinale del mondiale di casa contro gli inarrivabili fenomeni Brasiliani, poi riconfermatisi campioni per la terza volta consecutiva in una finale dominata con facilità disarmante, senza concedere alla malcapitata Cuba neppure un set. Gli Azzurri chiudono al quarto posto la competizione iridata, avendo lasciando il bronzo alla Serbia nel match per il terzo posto.
Niente da fare, quindi, per il pubblico dell'ex PalaEur di Roma, che per l'occasione aveva fatto registrare uno strepitoso sold out con oltre 12 mila appassionati sugli spalti. In una riedizione del "non succede, ma se succede" di romanista memoria, i tifosi italiani avevano sperato fino all'ultimo di sovvertire i pronostici che vedevano i propri beniamini partire sfavoriti contro i fuoriclasse sudamericani pluricampioni e dominatori degli ultimi 10 anni, ma così non è stato. E alla fine, amaramente, si è avuta una riedizione, ma del noto slogan sbattuto sadicamente da Josè Mourinho in faccia a chiunque non potesse vantare neppure una vittoria: "Zero tituli".
I giocatori italiani, tuttavia, una grande vittoria l'hanno ottenuta: hanno costretto i media nazionali, attentissimi anche per la più infima delle gare di calcio ma latitanti su qualsiasi altro sport, ad accendere i riflettori su un campionato mondiale bellamente ignorato per quasi tutto il periodo di svolgimento, tranne qualche gara confinata sui canali meno celebri della tv pubblica. Torneo, per giunta, giocato in casa e relativo a una delle discipline più praticate anche nel nostro Paese. Ebbene, dopo oltre due settimane, solo il giorno prima delle semifinali, ovvero a due giorni dalla conclusione della manifestazione e con gli Azzurri ancora in lotta per il titolo, a Viale Mazzini hanno deciso per la trasmissione in diretta addirittura su Rai 3. Troppo onore.
Resta ad ogni modo il grande successo di pubblico, non solo nella Capitale ma in ogni altra città in cui si sia giocato, e la buona immagine data grazie ad un'organizzazione che si è dimostrata ottimale. Una grande notizia quest'ultima, davvero, per un Paese che non dà sempre prove positive relativamente a efficienza e buona gestione. Buon viatico, oltre che buon esempio, per il futuro. Speriamo.


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