Nell'economia globale ai piccoli produttori operanti in aree disagiate, in special modo nel sud del Mondo, viene pagato non più del 3/5% del valore finale della merce. nel contesto del commercio equo e solidale, invece, il prezzo pagato sale fino al 25/30% del valore finale. un prezzo giusto che ridà dignità al lavoro e garantisce al consumatore merce di qualità. Molte associazioni, come Fairtrade Italia, mettono in contatto le cooperative di piccoli agricoltori del sud del Mondo con le aziende che decidono di investire nell'equo e solidale e si impegnano, con i propri marchi, ad assicurare la genuinità dei prodotti acquistati. Tale sistema alternativo ci indica che la strada di uno sviluppo sostenibile da parte dei Paesi più svantaggiati non è un'utopia.
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