venerdì 15 aprile 2016

BOLZANO, CITTÀ VERDE ALLA CONGIUNZIONE DI FIUMI E CULTURE

Piazza Walther, Duomo gotico


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Placidamente adagiata su un'ampia vallata alla congiunzione del Talvera e dell'Isarco e racchiusa da una corona di svettanti montagne i cui pendii più bassi sono punteggiati di ordinati vigneti, Bolzano si apre agli occhi del visitatore in tutta la sua bellezza, consegnata dai secoli alla modernità.

Panorama dal lungofiume Talvera - Catinaccio

Dalle vestigia medievali al celebre duomo gotico, fino al simbolo della città, Piazza Walther, inaugurata nell'ottocento. E poi i caratteristici edifici vivacemente decorati di quel centro storico circondato dal verde e solcato da vicoli in cui vale la pena perdersi, per scoprirne i segreti. Senza dimenticare i monumenti risalenti ai primi del novecento, come l'arco di piazza della Vittoria e le molte chiese ricche di opere d'arte che troneggiano e nobilitano ulteriormente un luogo che rappresenta un crocevia culturale tra Italia e mitteleuropa.

Chiesa di San Giovanni in Villa, affreschi del 1365 circa

venerdì 1 aprile 2016

PALAZZO SPADA, GRANDEZZE ILLUSORIE E REALI SI INCONTRANO NELL'ARTE

La celebre "Finta Prospettiva" di Francesco Borromini

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La distribuzione dello spazio può assumere caratteristiche sorprendentemente diverse, suscitando tuttavia la medesima meraviglia negli occhi di chi si soffermi ad ammirare la bellezza.
Palazzo Spada, splendido edificio cinquecentesco nel Rione Regola a Roma, lungo il percorso che da piazza Farnese conduce a via Arenula, rappresenta una meta irrinunciabile per chi vuole gustare il fascino della Capitale.

Galleria Spada, interno

Oltre i sontuosi stucchi, le sculture e le decorazioni che pervadono e nobilitano la struttura, a sorprendere sono due tesori in particolare: la celebre "Finta Prospettiva" creata dal genio di Francesco Borromini e il museo.
La prima perla è una galleria che appare al visitatore lunga oltre 30 metri mentre in realtà ne misura meno di 10, grazie a un sapiente gioco di piani convergenti e punti di fuga.


La seconda è costituita dalle opere esposte nelle quattro sale site qualche metro sopra la creazione borrominiana; un affascinante esempio di pinacoteca antica con i quadri disposti in modo tale da integrarsi dolcemente nel contesto del museo.
Lo spazio interpretato, quindi, in due modi opposti: come visione illusoria e al contempo reale, armonico abbraccio. Due anime in uno stesso corpo, unite dalla magnificenza immortale dell'arte.

La celebre "Finta Prospettiva" di Francesco Borromini